Chi siamo

Finalità educative

L’attività educativa della scuola dell’infanzia ha come obiettivo fondamentale la promozione della personalità del bambino favorendo la maturazione della coscienza di se stesso e della realtà.

Il percorso educativo è un’esperienza della persona. Esso si attua se da parte della comunità educante vi è un’ipotesi che viene chiaramente proposta e offerta ai giovani che frequentano la scuola. Scopo dell’attività scolastica è mettere l’alunno nella condizione di verificare l’ipotesi di significato indicata.

L’attività scolastica tende dunque:

  • a ricercare il significato delle cose, cioè ad educare ad un uso corretto della ragione, come apertura alla realtà in tutti i suoi fattori, attraverso la verifica dell’ipotesi educativa proposta da un maestro che appassioni l’alunno a ciò che lo circonda, stimolandone curiosità e stupore;
  • alla scoperta e alla valorizzazione della tradizione nella quale si è inseriti come ipotesi interpretativa del reale per aiutare a guardare con attenzione il presente in quanto carico della ricchezza del passato;
  • alla formazione di una coscienza critica per costruire personalità mature che, dal paragone tra sé e tutta la realtà, siano in grado di giudicare ed agire, provvedendo così con il proprio contributo al bene di tutti.

La nostra proposta

Il metodo pedagogico della scuola dell’infanzia ha come base la valorizzazione di una posizione di stupore di fronte alla realtà da scoprire, senso di ogni azione.

La proposta educativa si articola in percorsi formativi basati sull’osservazione (stupore, attenzione, attesa), sulla scoperta (ricerca) e sulla trasformazione (creatività).

Il bambino così sarà introdotto alla realtà e alla scoperta del suo significato, aiutato a riconoscere la sua identità per realizzarla integralmente e sarà sostenuto nella conoscenza del proprio io in azione dentro la realtà.

L’impostazione metodologica

Le esperienze vissute ogni giorno sono condivise dall’educatore, così che il bambino possa essere indotto ad interagire con esse, utilizzando al meglio le proprie risorse.

Per questo, anche il docente, non è chiamato solo a programmare delle risposte a delle domande, ma soprattutto a vivere l’avventura dell’impatto con una persona diversa dall’adulto che può dare risposte impreviste, dalle quali l’insegnante stesso non può prescindere per definire il passo successivo.

Il bambino è aiutato a guardare all’insegnante non come ad un modello da imitare, ma come punto di riferimento, di stimolo e di verifica ed è invitato a partecipare attivamente a tutte le proposte della scuola.

La comunità docente

IL BAMBINO PROTAGONISTA ATTIVO DELLA PROPRIA EDUCAZIONE
A chi sceglie di frequentare la scuola viene richiesto non la condivisione a priori di lavoro proposta, ma la serietà nel verificarla.
Il bambino è il protagonista della propria formazione e come membro della comunità educante partecipa attivamente al suo cammino formativo. Egli sperimenta i valori dell’amicizia, del dialogo e della socialità; instaura rapporti sempre più allargati che gli consentono di fare esperienze di condivisione e fraternità; si apre gradualmente all’accoglienza della diversità dell’altro.

GLI INSEGNANTI, ANIMATORI DELL’AZIONE EDUCATIVA
I docenti concepiscono la propria funzione come avventura educativa nella quale, mettendo in gioco la loro vita con quella degli alunni, fanno sì che il loro compito non si esaurisca nel fornire semplici nozioni/informazioni.
Gli insegnanti educano a partire da una proposta chiara che si presenta come ipotesi educativa verificabile. Il collegio dei docenti vive il proprio compito educativo in unità di intenti e di azione, realizzando un clima di amicizia e di accoglienza.

Gli insegnanti integrano, con la loro opera, l’azione educativa dei genitori. Ad essi è richiesto:

  • di vivere la passione educativa come scelta;
  • la disponibilità ad attuare il ruolo educativo secondo lo stile proprio della scuola;
  • le competenze professionali di tipo culturale, didattico, organizzativo, all’interno delle quali acquista particolare importanza la capacità di programmazione personale e collegiale.

I GENITORI PRIMI EDUCATORI E CORRESPONSABILI CON LA SCUOLA
I genitori sono i primi responsabili dell’educazione dei figli.
La scuola si pone come strumento pedagogico che affianca la famiglia nel compito educativo.
La famiglia è tenuta a partecipare all’attività scolastica, aderendo alla proposta educativa della scuola e collaborando alla realizzazione del suo progetto al fine di evitare qualsiasi frattura tra l’intento scolastico e quello familiare.qualsiasi frattura tra l’intento scolastico e quello familiare.

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